Salvatore Vendemmia – Aversa, Ilaria Pezone – Aversa, Domenico Perri – Aversa, Gaetano Bottigliero – Aversa, Cinzia Mautone – Aversa, Maria Vendemmia – Napoli

Questa malattia sembrava, come tante altre, un ricordo del passato ma, da alcuni anni, osserviamo che si ripresenta periodicamente, anche nei soggetti regolarmente vaccinati. Da più di trent’anni viene praticato un vaccino e la sua protezione è sembrata abbastanza utile ed efficace. Dopo le prime tre dosi, previste nel primo anno di vita, si dovrebbe avere una valida protezione almeno fino ai cinque anni di età. Il Ministero della Sanità raccomanda di effettuare richiami del vaccino a 5/6 anni ed a 13/14 anni. Tutto ciò per una più efficiente protezione dei vaccinati e per eliminare o ridurre al massimo la circolazione pericolosa della "Bordetella Pertussis".

Attualmente sappiamo che il vaccino assicura una protezione a 9 su 10 persone nelle forme gravi, ad uno su sette nelle altre forme. La vaccinazione effettuata alle donne durante la gravidanza assicura ai neonati una protezione superiore al 90%. Purtroppo gli anticorpi prodotti da una infezione naturale o dalla vaccinazione non garantiscono una protezione duratura nel tempo. Per tale motivo è opportuno eseguire richiami vaccinali in età prescolare, all’adolescenza ed ogni 10-12 anni in età adulta: ciò potrebbe, quasi certamente, assicurarci una protezione valida per tutta la vita.

 

PERIODICHE RIPRESENTAZIONI DELLA MALATTIA ANCHE NEI VACCINATI

Da diversi anni vengono segnalate periodiche ripresentazioni di casi di pertosse, prevalentemente dalla fine dell’inverno all’estate. Anche in altri Paesi sono stati segnalati focolai di infezioni da Bordetella Pertussis.

Quale può essere la causa di tali ricorrenti episodi?

Per prima cosa dobbiamo considerare che la vaccinazione non protegge per tutta la vita e che è necessario praticare correttamente le dosi di vaccino prescritte dal nostro sistema sanitario fino all’adolescenza. Inoltre bisogna raccomandare ai vaccinati ed alle famiglie di praticare. periodici richiami decennali. È opportuno ricordare che negli anni passati furono segnalati casi di ridotta efficienza della vaccinazione: le siringhe usate per l’iniezione presentavano un difetto al sito di connessione tra il mozzo dell’ago e la punta della siringa. Tale difetto provocava una impropria perdita di liquido vaccinale.

Nei lavori riportati in bibliografia, sono state segnalate vaccinazioni "improprie" in alcuni centri: gli operatori prima di inoculare il vaccino, facevano uscire "l’aria" dalla siringa. ma, in verità, uscivano una o due gocce di vaccino!

Dalla letteratura si rileva che la perdita di una goccia rappresenta 100 microlitri di vaccino!!

Le raccomandazioni della Health England del Regno Unito recitano: <Laddove i vaccini siano somministrati in dose inferiore a quella raccomandata, la vaccinazione dovrà essere ripetuta. Infatti le dosi ricevute potrebbero essere insufficienti per evocare una risposta immunitaria completa>. I vaccini vivi dovrebbero essere ripetuti dopo un intervallo minimo di quattro settimane dalla somministrazione della dose errata. I vaccini inattivati dovrebbero essere ripetuti al più presto possibile.

I dati riportati in letteratura su eventi avversi da sovradosaggio sono simili a quelli conosciuti per la somministrazione di dosi standard.

 

CONSIDERAZIONI E RIFLESSIONI

La pertosse può rappresentare una malattia ad elevato rischio?

Soprattutto in epoca neonatale la malattia può essere molto pericolosa: gravi crisi di apnea, bronchite, broncopolmonite, crisi epilettiche, encefaliti, ecc.

Colpisce 30 milioni di persone ogni anno nel mondo, il 90% di questi casi si verifica nei Paesi in via di sviluppo, circa 300 mila persone muoiono, soprattutto lattanti non ancora vaccinati.

Il vaccino nelle donne gravide è raccomandato dal Ministero della Salute, può essere praticato nel terzo trimestre di gravidanza, tra la 27a e la 36a settimana di gestazione.

 

CASI OSSERVATI

Da inizio anno ad oggi (maggio) abbiamo diagnosticato e curato 27 casi di pertosse in bambini vaccinati.: 6 bambini tra i tre ed i 6 anni, 8 bambini tra 7 ed i 10 anni, 13 casi tra gli 11 ed i 17 anni. In tali pazienti ambulatoriali o ospedalizzati la malattia ha avuto un decorso favorevole con opportune terapie. In tutti abbiamo riscontrato un elevato aumento delle IgM anti pertosse.

BIBLIOGRAFIA

  • Gabutti G. et Alii: Pertussis, a review of disease epidemiology worldwide and Italy Int.. J. environ. Res. Public Health 9, issue 12, pages 4626 - 4638
  • Vendemmia S, Parisi G, Vendemmia M, Non efficienza di alcuni vaccini: quale la causa imputabile? Atti XXV Giornate neonatologiche e Pediatriche Normanne CASERTA Hotel Vanvitelli, 14-15 Febbraio 2020
  • Skoff TH, et alii: Impact of the U S Maternal Tetanu Dis 2017, Vol. 65, issue 12, pages 1977 - 1983s, Diphtheria and acellular pertussis Vaccination Program on Preventing Pertussis in infants. Clinic Infect, Dis 2017, Vol. 65, issue 12, pages 1977-1983
  • D’Apuzzo A. et alii: Encefalopatia Epilettica Neonatale da Pertosse, Atti XXV Giornate Neonatologiche e Pediatriche Normanne, CASERTA 14-15 Febbraio 2020, pag.186-187
  • Gallo P, Vaccinazioni in Gravidanza, Aggiornamenti in Pediatria e Neonatologia, di Vendemmia S.et Alii, Pag.124-125, anno 2024, Cuzzolin Editore, Napoli